CAMPAGNA NAZIONALE 8 PER MILLE

Dal 5 maggio in tutte le Chiese Cattoliche d’Italia è iniziata la campagna alla firma dell’8 per mille. Questo avviene dopo la Revisione del Concordato fra lo Stato Italiano e la Chiesa Cattolica avvenuto nel 1984 e diventato operativo dal 1990.
Da quella data lo Stato Italiano non supporta più la Chiesa Cattolica per il suo sostentamento sia per le opere di culto e pastorali, sia per il sostegno ai sacerdoti, sia per la carità, sia per le opere edilizie e beni culturali.
Lo Stato Italiano ha lasciato una sola possibilità delegando i contribuenti italiani alla scelta dell’otto per mille. Nelle circa 25.500 parrocchie del Paese, infatti, ai fedeli sarà ricordato che il sostegno economico della Chiesa è affidato a loro e che la firma per la destinazione dell’8 per mille del gettito Irpef è uno degli strumenti essenziali.
Anche quest’anno la Conferenza Episcopale Italiana ripropone lo slogan lanciato lo scorso anno: “Una firma che fa bene”. Un’affermazione declinata su una serie di piccoli o grandi gesti di altruismo, che non fanno sentire bene solo chi li riceve ma anche chi li compie.
“Una comunità cresce ed è viva quando può contare sul contributo di ciascuno– osserva Mons. Ivan Maffeis, Presidente del Comitato per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica-: la corresponsabilità passa anche dalla firma sulla dichiarazione dei redditi, che esprime appartenenza, fraternità effettiva e condivisione”.

COSA E’ L’OTTO PER MILLE?

Ogni anno, al momento della Dichiarazione dei Redditi lo Stato mette a disposizione una scelta per tutti i contribuenti di destinare una quota pari all’otto per mille dell’intero gettito IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) a favore di Enti e Associazioni per “scopi sociali o umanitari oppure religiosi o caritativi”. Per scegliere a chi destinarlo, basta firmare l’apposita casella predisposta su tutti i modelli delle dichiarazione dei redditi. Questo non costa nulla, non è una tassa in più. Il destinatario riceverà grazie a chi firma una parte dell’otto per mille delle tasse già pagate da tutti.

COME FIRMARE PER LA CHIESA?

Lo si può fare attraverso uno dei modelli normalmente usati per la dichiarazione dei redditi:
– il modello PF (Redditi persone fisiche);
– il modello CU (certificazione unica);
– il modello 730-730I
e ancora possono comunque partecipare anche i possessori dei modelli CU che non hanno obblighi fiscali e quindi non tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Questo può avvenire
fino al 15 ottobre 2024.
Per quanto riguarda le firme fino a qualche anno fa la Chiesa Cattolica ha beneficiato dell’otto per mille su una media del 75-80 per cento di chi ha firmato.
Nello nostra Diocesi le firme hanno raggiunto il 90% ma negli ultimi anni le percentuali ed il conseguente contributo alla CHIESA CATTOLICA si è ridotto in modo marcato per i seguenti motivi:
LO STATO ITALIANO dagli originari destinatari dell’otto per mille che erano solo 4 (compreso lo Stato stesso) ha ampliato la schiera dei destinatari agli attuali “14” (l’ultimo destinatario è l’Associazione Chiesa d’Inghilterra in Italia). Quindi capiamo bene che ampliando la fascia dei destinatari si riduce il contributo otto per mille:
LO STATO TIALIANO ha consentito ad oltre 11 milioni d’italiani (pensionati e dipendenti con solo prima casa) di non presentare la dichiarazione dei redditi e conseguente scelta dell’otto per mille.

COSA POSSIAMO FARE:

Intanto sensibilizzare alla firma coloro i quali presentano la dichiarazione dei redditi ma soprattutto invitare quel 40% degli italiani (pensionati e lavoratori dipendenti) che pur senza presentare la dichiarazione dei redditi possono comunque fare la scelta della destinazione dell’otto per mille.
COME FARE: consegnare a questi soggetti il solo modellino per la scelta dell’otto per mille, completarlo con il nominativo e codice fiscale, firmarlo in calce, metterlo in una busta e consegnarlo alla POSTA o ad un CAF o per chi è impossibilitato alla PARROCCHIA che provvederà a presentarlo per sua vece.
Detto questo all’uscita della CHIESA o per chi vuole in segreteria della stessa ogni pensionato o lavoratore dipendente potrà ritirare il modellino con la busta, compilarlo e consegnarlo secondo le modalità dette prima.

COSA SI CHIEDE:

un semplice gesto che non costa nulla ma è una firma che fa bene. E’ una firma che diventerà migliaia di gesti d’amore ogni giorno.
Grazie ai fondi 8 per mille che i cittadini destinano alla Chiesa Cattolica i territori della diocesi e delle parrocchie che sono in Italia possono far tesoro di risorse che vanno a beneficio di tutti, indistintamente. Gli interventi spaziano dalle iniziative di accoglienza e solidarietà delle Caritas alle strutture educative, sportive e formative dei nostri Oratori; dagli interventi di restauro e valorizzazione delle nostre chiese al sostegno della missione dei sacerdoti.
Solamente nell’anno 2023 sono stati assegnati oltre 243 milioni di euro per interventi caritativi (di cui 150 destinati alle diocesi per la carità, 13 ad esigenze di rilievo nazionale di cui circa la metà destinati a Caritas Italiana e 80 ad interventi a favore di Paesi più poveri).
Accanto a queste voci figurano 403 milioni di euro per il sostentamento degli oltre 32 mila sacerdoti che si spendono a favore delle comunità e che sono spesso i primi motori delle opere a sostegno dei più fragili. E oltre 352 milioni di euro per esigenze di culto e pastorale, voce che comprende anche la tutela dei beni culturali ed ecclesiastici anche con interventi di restauro per continuare a tramandare arte e fede alle generazioni future oltreché sostenere l’indotto economico e turistico locale.
A tal fine anche la nostra CHIESA con i fondi dell’otto per mille ha avuto il suo ritorno con il sostentamento dei nostri sacerdoti.
Grazie e buona firma a tutti

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